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È andata in scena alla vigilia dell’Epifania, lo scorso 5 gennaio, al Teatro dell’Opera del Casino di Sanremo nell’ambito della rassegna di prosa “Il rosso e il nero” la prima nazionale del nuovo spettacolo prodotto da Angelo Tumminelli per la regia di Roberto Valerio. Quei Due, spassosa commedia per due. E non due a caso: a calcare la scena sono infatti due grandi interpreti italiani, Massimo Dapporto – dalle radici liguri, l’altrettanto celebre padre Carlo Dapporto era originario di Sanremo – e Tullio Solenghi.
Una coppia di talento per portare sul palco una storia d’amore insolita, quella tra due omosessuali nella Londra negli anni ’60. Charly (Dapporto) e Harry (Solenghi) vivono insieme da trent’anni, tra alti e bassi, litigi, bugie, tormenti, ricordi e momenti di condivisione di una coppia qualunque. “I due eccentrici”, come vengono chiamati dal vicinato, vivono in realtà un’esistenza fatta di quotidianità: il lavoro, le madri anziane, ma anche le difficoltà di coppia, i sogni e la routine domestica. La storia è l’adattamento italiano (realizzato da Dapporto) dell’originale Staircase – il sottoscala – di Charles Dyer: è nel sottoscala di un appartamento che si trova infatti la bottega da barbiere di Harry, in cui lavora anche Charly, attore da strapazzo capitolato dopo qualche comparsata in spettacoli di serie b e uno spot tv.
La scena si apre nel momento in cui Charly viene richiamato in tribunale per un’accusa di “atti osceni”, occasione che permette di ripercorrere attraverso la vicenda dei due l’evoluzione dell’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti degli omosessuali (non a caso è citato Alan Turing). Mentre si preoccupa per l’udienza in tribunale, Charly aspetta inoltre di incontrare e conoscere la figlia trentenne, mai vista ed “errore di gioventù”, quando era sposato con una donna.
Ma non è tutto qui. I due agganci narrativi sviscerano attraverso ricordi e battibecchi tra i due la loro intera storia: il loro incontro, l’indole e l’atteggiamento di ciascuno nei confronti della propria sessualità e della storia a due vissuta forzatamente nell’ombra. Ed è qui che Solenghi e Dapporto vincono la sfida, dando vita a due personaggi a tutto tondo, , anzi, carichi di umanità e viva e sincera ironia. È l’ironia di due grandi attori che si divertono sul palco, l’ironia di una scrittura dalla struttura solida, ma è anche e ancora di più l’ironia profonda di una coppia omosessuale che vive insieme da trent’anni nella generale riprovazione, disprezzo e incomprensione. “L’ironia ti ha salvato”, ammette Harry rivolto a Charly, ed è così che fino all’ultimo litigio e bugia tra i due – che si concludono con un comicissimo finto tentato suicidio – è la genuina ironia a tenere insieme la storia, e la coppia. Sorride il pubblico, teneramente coinvolto nella storia d’amore tra i due, e sorridono anche i due interpreti mentre ballano, divertiti e divertenti, sulle note di Night and Day, la “loro” canzone.
Attori, tema, storia: ogni aspetto fa di Quei Due uno spettacolo appagante, da non perdere per riscoprire il potere magico del teatro. La tournee è appena iniziata, trovate tutte le date in Italia sulla pagina Facebook dello spettacolo, dalla quale sono state tratte le foto che corredano questo articoli, scattate da Azzurra Primavera.