Errore sul database di WordPress: [Table 'artintim_w4etrsxd.4azgpt3J_ppress_meta_data' doesn't exist]SELECT * FROM 4azgpt3J_ppress_meta_data WHERE meta_key = 'content_restrict_data'
Come ogni festival che si rispetti, anche il Torino Jazz Festival vanta la sua sezione off, o meglio Fringe, come si suol dire, che mai come nel caso della musica jazz evoca scenari che sanno di New York e locali scuri e fumosi dove impazzano strabilianti jam sessions notturne. Dal 26 al 30 aprile torna anche per questo 2014 la sezione Fringe del Torino Jazz Festival, curata da Furio di Castri.
Figura ispiratrice per questa edizione sarà il mitico John Coltrane, con i 50 anni dalla pubblicazione del suo “A love supreme”, disco che ha saputo contaminare generi musicali sfondando i confini regolamentati della musica contemporanea. Così lo definisce lo stesso Di Castri: “un concept album che ha cambiato radicalmente il mondo del jazz e ha provocato un effetto dirompente nel mondo del rock, come testimoniano gli evidenti tributi a lui dedicati dai Led Zeppelın e la devozione di un’intera generazione di musicisti, da Eric Burdon a Patti Smith. Questa è una delle ragioni per cui lo abbiamo preso come spunto ideale per il Fringe, per il suo essere al di sopra di tutto, essere musica delle musiche come una specie di Bibbia universalmente rispettata. Ci auguriamo che quest’opera e, in senso lato, tutta la forza e l’impegno artistici di Coltrane possano costituıre una fonte di ispırazıone per gli artisti invitati al Fringe e che le loro idee e la loro creatività continuino a muoversi in una direzione aperta e profonda, nella speranza di poter contribuire con la nostra musica a creare un mondo mıglıore”.
Passiamo ai numeri di questo Fringe pronto alla partenza: 145 i musicisti per 70 concerti collocati in 14 differenti location. Le proposte musicali saranno le più disparate e varie con la partecipazione di solisti, ensemble, dj set, orchestre da ogni angolo del Pianeta, per un sound che saprà di Sudamerica, Cuba, Francia, Marocco, Iran, Norvegia, Stati Uniti. Tra i nomi di spicco, l’argentino Javier Girotto al sassofono, Patrice Heral con le sue percussioni dalla Francia, il piano norvegese di Jon Balke, e di nuovo il Sudamerica ritmico di Minino Garay, per finire con il trombettista israelo-americano Avishai Cohen. Tra la schiera italiana presenti i grandi Roberto Gatto alla batteria, Rosario Giuliani e Max Ionata al sassofono. Spazio anche per i musicisti dell’area torinese tra cui Emanuele Cisi, Barbara Raimondi, Roberto Taufic, Gilson Silveira, Pietro Ballestrero e Samuel dei Subsonica.
Location d’eccezione sarà Piazza Vittorio con i suoi dintorni, che si animeranno con tanta buona musica e performance tutte da seguire, all’insegna di sperimentazione e contaminazione, insomma, di cose fuori dagli schemi classici ma non per questo meno gustose, anzi! La città di Torino sarà parte integrante della festa in jazz con l’appuntamento notturno di Music on the River, l’assolo sul fiume che farà riecheggiare le note jazz suonate a filo d’acqua dal Po fino in Piazza Vittorio, dove alle Night Towers, strutture temporanee novità del Fringe 2014, ensemble originali trasformeranno i suoni dal fiume in un “concerto dall’alto” che contagerà l’intera Piazza in un turbine di musica e danze.
Non solo musica da ascoltare, il Fringe 2014 ha in serbo anche un Dance Space in piazza Vittorio, dove scatenarsi su un jive o un charleston e il Fringe in the box, uno studio di registrazione temporaneo allestito sempre in piazza Vittorio, dove saranno invitati numerosi musicisti per improvvisare su una dozzina di standard e contaminare gli evergreen del jazz con l’elettronica.
Tutti gli appuntamenti in programma al Fringe sono aperti al pubblico e ad ingresso gratuito, ad eccezione delle sessioni musicali del Fringe in the Box dedicate esclusivamente ai musicisti coinvolti.