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Il Festival di Sanremo è alle porte e, come da copione, in mezzo al frastuono mondano e gossipparo e oltre alla coltre mediatica dei cosiddetti “big” in gara, 8 giovani emergenti si presenteranno al grande pubblico offerto dall’occasione, esibendosi sul palco dell’Ariston con un proprio brano originale. Dall’anno scorso il regolamento prevede che queste canzoni siano già note, potete infatti trovarle sul web, su youtube in particolare, e sulla pagina dedicata del sito Rai.
Ma chi sono questi 8 giovani? Due di loro – Mahmooud e Miele – arrivano direttamente dal concorso Sanremo Giovani, nel novembre 2015 andato in onda come una puntata di un talent, ma in realtà tappa conclusiva del percorso di Area Sanremo che ogni anno seleziona alcuni fortunati destinati a farsi conoscere dalla grande platea festivaliera. Alcuni sono già transitati sulle pagine di Artintime, con altri nomi e accompagnati da altre formazioni. Vi forniamo una piccola guida per conoscerli, in attesa del via ufficiale alla 66esima edizione del Festival di Sanremo.
Mahmooud si esibirà con “Dimentica”. Scriveva canzoni e nel frattempo faceva il cameriere, studiando al CPM di Milano, occasione che ha innescato le prime collaborazioni musicali portandolo fino a Sanremo.
Miele calcherà il palco con “Mentre ti parlo”. In arrivo anche lei dal CPM di Milano, inizia presto a farsi conoscere attraverso concorsi musicali. Parallelamente fa… la “Musicista di Strada”: “cantare fra la gente a ridosso di una chiesa, una piazza o un portico antico è uno degli esperimenti che qualunque musicista dovrebbe concedersi. Il contatto con la gente è talmente intenso da diventare quasi fisico”.
Cecile – Cecile Vanessa Ngo Noug – figlia di una ragazza madre camerunense, inizia presto a riscattare la sua infanzia sfortunata accorgendosi di avere una voce dal timbro molto particolare. Studia violino, ma fa anche hip hop, teatro e sport. “N.E.G.RA.” il suo singolo d’esordio è un brano “forte” sotto tutti i punti di vista, destinato a non passare inosservato.
Chiara Dello Iacovo, giovanissima, diplomata in pianoforte salirà sul palco dell’Ariston con “Introverso”. Musicista poliedrica, dopo aver tentato il canto jazz e il teatro, a 14 anni scrive i primi brani, sempre in inglese, e a 17 parte per gli Stati Uniti, dove coltiva musica e testi… italiani! Tornata a casa partecipa a concorsi e collabora con i Noàis, un gruppo emergente di Asti [qui trovate la nostra intervista del gennaio 2015]. Si lancia poi in “The Voice of Italy”, ma viene eliminata a un passo dalla possibilità di cantare il suo inedito.
Ermal Meta: non lo conoscerete solo per il suo sanremese “Odio le favole”, perché Ermal meta è autore di canzoni notissime. Qualche esempio? Marco Mengoni (Io ti aspetto, Pronto a correre, ecc), Francesco Renga (Era una vita che ti stavo aspettando), Emma Marrone (Occhi profondi, Arriverà l’amore), Annalisa Scarrone (Non so ballare, La prima volta, ecc), Chiara Galiazzo(Straordinario, Vieni con me, Il meglio che puoi dare, ecc), Clementino (Sotto le stelle), Francesco Sarcina(Femmina, Un miracolo, ecc). È il creatore della band La Fame di Camilla [Ne avevamo parlato qui nel novembre 2012], grazie alla cui attività concertistica condivide palchi con Stereophonics, Cranberries e Aerosmith. Archiviata l’esperienza di gruppo, il percorso da solista lo porta a essere inserito nelle colonne sonore di Braccialetti Rossi, e da lì a Sanremo.
Francesco Gabbani, classe 1982, canterà “Amen”. Toscano, tra il negozio di musica di famiglia, la batteria e la chitarra capisce che la musica è la sua passione. A 18 anni firma il suo primo contratto discografico che lo porta, con il progetto Trikobalto a registrare un album prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei Planet Funk, grazie a cui aprirà tra le altre l’unica data italiana degli OASIS al BlueNote di Milano. I Trikobalto proseguono la carriera e vengono scelti come supporter dell’unica data italiana degli Stereophonics. Nel 2010, Francesco si lancia in un progetto solista realizza diversi singoli e un album.
Irama, all’anagrafe Filippo Maria Fanti si farà conoscere con “Cosa resterà”. Il suo nome d’arte, Irama, deriva da una parola malese che significa ritmo. Passione per le canzoni e l’intensità dei grandi cantautori più ricerca di sonorità e arrangiamenti vicino al rap e all’hip hop fanno della sua musica una novità: non è hip-hop ma si rifà ai canoni del rap, non è pop ma ne richiama le melodie e le dinamiche.
Michael Leonardi vanta natali a Sidney, città dove inizia a 15 anni la carriera da tenore, distinguendosi per percorso di studio e riconoscimenti in importanti concorso. Vanta una serie di esibizioni in allestimenti operistici Recentissima e di grande successo è stata la sua esibizione televisiva in occasione del prestigioso concerto “Carols by Candlelight” a Melbourne, seguito da ben 4 milioni di spettatori. A Sanremo presenterà “Rinascerai”.