Ha trionfato sulla cinquina finalista aggiudicandosi l’ambitissimo trofeo letterario del Premio Strega. Un riconoscimento alla qualità, anche se in molti abbondano con critiche e proteste a un premio ormai privo di valore reale e palcoscenico per i soli editori maggiori (Repubblica fa del sarcasmo fin dal titolo), ma soprattutto un grande vortice che sta facendo rimbalzare il nome di Nicola Lagioia e il titolo del suo libro vincitore, La ferocia, in tutto il mondo mediatico.
Vogliamo darvi qualche pillola per conoscere meglio questo autore e, perché no, per darvi spunti utili e approfondire leggendo il libro vincitore dello Strega, ma anche i precedenti e, perché no, seguendo Lagioia anche nelle sue attività parallele alla scrittura.
- Lagioia esordisce nel 2001 con Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), romanzo edito da Minimum fax che si aggiudica il Premio Lo Straniero;
- Passa a Einaudi nel 2004 con Occidente per principianti, che vince il Premio Scanno, è finalista al Premio Bergamo e al Premio Napoli;
- C’è anche il suo nome nel collettivo Babette Factory che, nel 2005, pubblica 2005 Dopo Cristo. Gli altri autori sonoFrancesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo;
- Dirige nichel, la collana di letteratura italiana di Minimum Fax;
- Lo si trova anche alla conduzione di Pagina3, la rassegna quotidiana delle pagine culturali trasmessa da Rai Radio 3;
- Riportando tutto a casa è il romanzo del 2010 che gli frutta il premio Siae, il premio Vittorini, il premio Volponi, il Premio Viareggio;
- È tra i selezionatori per la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia negli anni 2013 e 2014.
